Ebbene si, è proprio vero. Per chi non sapesse cosa fa il CTU, è il consulente tecnico del Tribunale, che -in caso di controversie legate a specifici argomenti tecnici (come l'edilizia, ad esempio)- in cui il Giudice non può avere competenza, ha il compito di rispondere ai quesiti del Giudice che in buona sostanza chiede di solito di esprimere un parere sulle ragioni del contenzioso e di quantificare le relative responsabilità delle parti e spettanze economiche. Inoltre il CTU è anche invitato a trovare una conciliazione alle parti, in modo da evitare la causa stessa alleggerendo i fardelli di lavoro dei Tribunali. E fin qui non fa una piega. Il professionista in questo caso deve avere capacità tecniche, qualche conoscenza di procedure legali, ed una buona dose di psicologia.
Ciò che però sconcerta, è che quando è ora di valutare questo tipo di lavoro, viene fuori che la legge italiana considera -ai sensi dell’art. 1 del D.M. 30 maggio 2002- l’onorario per la
prima vacazione stabilito in € 14,68 e per le successive è pari ad € 8,15-. Si, avete letto bene: 8,15 euro. E la vacazione è composta da n.2 ore. Per cui 8,15/2 è pari a 4,075 euro/ora.
La legge su colf e badanti invece prevede che la minima retribuzione sia di 4,51 euro l'ora per i collaboratori domestici alle prime armi!
Quindi la legge italiana considera più difficile e professionalmente riconosciuto (in termini di valore) passare l'aspirapolvere (nenche troppo bene - perchè alle prime armi) piuttosto che prendere decisioni in merito a controversie tecniche?
Cosa fanno le associazioni di categoria (dei CTU - quelli delle colf funzionano benissimo...)?
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